Crusca e Treccani fanno venire in mente un conferenziere che, mentre spiegava norme e regole della buona igiene corporale, si metteva le dita nel naso.
Vediamo perché.
Ero un sostenitore dell'Accademia della Crusca e ricevevo la pubblicazione "La Crusca per voi"; a più riprese avevo inviato soldi per tenere in vita la benemerita istituzione.
Credevo che l'Accademia fosse prestigioso e valido presidio a guardia della salute del nostro idioma; così ho pensato, fino al giorno in cui mi son visto recapitare messaggi dove il mio nome seguiva il mio cognome. Da non credere! La Crusca che scrive i cognomi prima dei nomi... come si nominavano, nel secolo scorso, i coscritti alla visita di leva militare: Rossi Mario, Bianchi Giuseppe...
Allo stesso modo si comporta l'Istituto Treccani: pubblica annunci sulla stampa e sul web dove invita i lettori ad acculturarsi coi suoi libri e, intanto, chiede di spedire adesioni in cartolina scrivendo i cognomi prima dei nomi.
Se questi sono i "cani da guardia" della lingua nostra, mi sembrano alquanto sdentati e inadatti alla bisogna.
Povera Crusca, povera Treccani!
Finanziamenti da parte dello Stato e dei cittadini? Speriamo proprio di no. Bisogna tagliargli i "viveri" affinché cessino di diffondere ignoranza.
Grazie Professore! Ho letto sul Resto del Carlino un articolo che la riguarda e... eccomi qua! A volte ho i problemi descritti nell'articolo e sono felice che ci sia qualcuno che ci ricorda la grammatica italiana... Grazie! Claudia Parmeggiani
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