giovedì 29 novembre 2018
LA GRAMMATICA VINCE
* Si segnala, con soddisfazione, l'articolo di LIANA MILELLA dove una donna, MINISTRA e AVVOCATA, viene chiamata MINISTRA e AVVOCATA.
Se tutti i giornalisti scrivessero come Liana Milella, il lavoro di questo blog risulterebbe molto alleggerito.
I grandi quotidiani nazionali (Repubblica, Stampa, Corriere, Messaggero,...) applicano tutti la regola grammaticale che, lapalissianamente, prescrive denominazioni maschili per i maschi e femminili per le femmine.
Speriamo che anche i giornali di provincia (Carlino, Nazione, Giorno,...) abbiano ad adeguarsi.
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giovedì 15 novembre 2018
GAUDIO MAGNO Sì, GIOIA GRANDE!
"Il Carlino" ha, finalmente, scoperto il femminile! Ognuna delle due donne qui sopra, infatti, è SINDACA; le due, insieme, sono SINDACHE.
* Ma, mentre stavamo gioiendo, l'ineffabile "Carlino" ha pubblicato una notizia da Mercato Saraceno che rispecchia la vecchia ignoranza della grammatica italiana.
Sarà "per l'ultima volta"? Lo si spera: LA SINDACA della Valle del Savio non merita di essere bistrattata.
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giovedì 8 novembre 2018
SOMARO E AVVOCATO
* Qui sopra Giulia Bongiorno è indicata dal "Carlino" come MINISTRO e AVVOCATO.
Il nome "GIULIA" la designa, però, al femminile.
* Mara Maionchi dichiara: << A scuola ero UN SOMARO. >>
Poi, evidentemente, ha cambiato sesso: oggi, infatti, si presenta come donna. E, forse, come SOMARA.
* * *
Che confusione! Se Mara Maionchi, Giulia Bongiorno e, soprattutto, "Il Resto del Carlino" presentassero le donne SEMPRE al femminile così come indicano SEMPRE gli uomini al maschile, chi legge il giornale capirebbe SUBITO di chi si parli.
Noi, per parte nostra, continueremo a dar la caccia a tutti gli errori e a tutte le pacchiane castronerie che "Il Resto del Carlino" continuerà a pubblicare.
Sperando, ovviamente, che lo scempio cessi. Finalmente.
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venerdì 2 novembre 2018
ERRATA CORRIGE
Arianna Birindelli, qui a fianco, non è un CHIRURGO ma è, chiaramente, UNA CHIRURGA.
Non ha vissuto, in Africa, una vita da MEDICO ma una vita da MEDICA.
La verità dunque, lapalissiana, è che Arianna Birindelli è una MEDICA CHIRURGA: non occorre un genio del "bello scrivere" per capire che "Arianna" è un nome femminile e che, chi lo porta, va "TRATTATA" al femminile.
ERRATA CORRIGE, "Carlino". Sperando che il Quotidiano Nazionale impari la lezioncina sui nomi e i sostantivi FEMMINILI e, in futuro, la applichi SEMPRE.
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